Il creatore crea, di tutto e di più. Ama il brio, l’effervescenza

(…) the creator creates. Does he stoop, does he speak, does he save, succor, prevail? Maybe. But he creates; he creates everything and anything. (…) The creator goes off on one wild, specific tangent after another, or millions simultaneously, with an exuberance that would seem to be unwarranted, and with an abandoned energy sprung from an unfathomable font. (…) Freedom is the world’s water and weather, the world’s nourishment freely given, its soil and sap: and the creator loves pizzazz. Annie Dillard, Pilgrim at Thinker Creek, in Three by Annie Dillard, New York, Harper Perennial, 1990, p. 135. PS Voglio, […]

Continua a leggere

Fruitori, produttori, curatori e distributori di contenuti, ovvero filtri

[Ripescando e integrando un post dell’ottobre 2012, con una citazione del 1998, più che attuale.] […] Rendere possibili le comunicazioni è stato il fine principale di Internet sin dai suoi inizi. A partire dai ricercatori che volevano trasmettere e discutere i risultati dei loro progetti, la potenzialità di comunicazione attraverso le reti informatiche fu immediatamente riconosciuta dal pubblico quando furono introdotti sul mercato i primi browser. Da quel momento Internet è balzato alla ribalta per le comunicazioni che ricorrono all’uso di testi, modelli, suoni, video e, com’era prevedibile, Internet sta cominciando a cambiare il modo stesso di scambiare informazioni. […] […]

Continua a leggere

L’impossibilità di riprendere da dove si lascia

È un fatto, una verità da cui non si può prescindere: nella vita non si riprende mai dal punto esatto in cui si è abbandonato qualcosa, di qualunque cosa si tratti. Lo sai bene, per esperienza personale. Lo hai anche già scritto, in forma di post: Ogni pausa, ogni vacanza, ogni periodo di riflessione e ogni cambio di stagione, climatica e non, determinano piccoli e grandi mutamenti. Va dunque bandita l’idea che dopo una sosta si possa ripartire tali e quali al prima. Lo dicono anche Robert Musil in L’uomo senza qualità – «quello che era una volta non sarà […]

Continua a leggere

La scrivana e lo scrivente. No, la scrittrice e il traduttore

C’era lei, la @copydimare, che, pur avendo già scritto e pubblicato svariati racconti e, da ultimo, anche un primo libro, tutti più che ben accolti, si ostinava ancora a definirsi “scrivana”, in linea con la distinzione da lei fatta tra “scrivano” e “Scrittore” nel memoir dall’emblematico titolo Lo scopriremo solo scrivendo. L’odissea occupazionale di un’operaia della parola (Panda Edizioni, aprile 2015). V[oce] F[uori] C[ampo], tono petulante: “Come sarebbe a dire, ‘scrivana’? Chi scrive, non è piuttosto uno Scrittore?” Urge fare chiarezza, paragonare i sostantivi. Distinguere tra lo Scrittore, che scrive soprattutto per passione, e lo scrivano, che lo fa per […]

Continua a leggere

In avanti e all’indietro

[Per smuovere un po’ il sito, non avendo nulla di davvero nuovo, corposo e significativo da proporre, un post ripreso di peso dal vecchio e glorioso fogliedivite, dai tempi in cui forse si riusciva ancora a elaborare qualche pensiero esteso, sottraendosi a quel profluvio di “pensierini-ini-ini”, immagini perlopiù banali, like e retweet che presto sarebbe invece diventato la modalità d’espressione prevalente sui social e in genere sul web.] «La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti», pare che sostenesse il filosofo danese Søren Kierkegaard. Pare, perché è una citazione di cui non so fornire gli estremi, […]

Continua a leggere
1 2 3 4 9