Cambiare

Brutto segno quando un lavoro o un impegno comincia ad apparirti più una rottura che un piacere anche piccolo. Bruttissimo segno quando cominci a fare qualcosa di malavoglia. Pessimo segno quando cominci a mal sopportare qualcosa o qualcuno. Apparente senso di liberazione quando dici “Basta!” e te ne vai per la tua strada – ma è lì che comincia il brutto per davvero: perché prima di rimbroccarne una appena un po’ buona (se mai ci riesci!) possono passare non giorni, non settimane, non mesi, ma anni. Insomma, ’na faticaccia cambiare – ma a volte può essere l’unica cosa sensata da […]

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L’impossibilità di riprendere da dove si lascia

È un fatto, una verità da cui non si può prescindere: nella vita non si riprende mai dal punto esatto in cui si è abbandonato qualcosa, di qualunque cosa si tratti. Lo sai bene, per esperienza personale. Lo hai anche già scritto, in forma di post: Ogni pausa, ogni vacanza, ogni periodo di riflessione e ogni cambio di stagione, climatica e non, determinano piccoli e grandi mutamenti. Va dunque bandita l’idea che dopo una sosta si possa ripartire tali e quali al prima. Lo dicono anche Robert Musil in L’uomo senza qualità – «quello che era una volta non sarà […]

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Un «bricolage, esistenziale e professionale»

Letto l’articolo di copertina dell’ultimo numero del magazine «IL» di «Il Sole 24 Ore» scritto da Giuliano da Empoli, viene solo da dire: leggetelo, leggetelo! È un ritratto – direi perfetto – dell’ambivalente rapporto dell’Italia con il suo passato (e, dunque, con il suo presente e il suo futuro). E soprattutto di quella generazione di mezzo (la tanto – spesso anche da me – deprecata “generazione X” cui, pur marginalmente, ho la ventura di appartenere) che, contro ogni pronostico, oggi pare infine decisa a farsi largo, forte del suo originale «bricolage, esistenziale e professionale». […] Oggi una nuova generazione si affaccia […]

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Un anno, anche due, anche più

Un anno, anche due, anche più, prima di poter pervenire, compiutamente, a una nuova idea di sé nel mondo. Il passaggio da una fase all’altra della propria vita richiede sempre un’incredibile quantità di tempo. C’è un tarlo prima che comincia a scavare di nascosto in profondità; e quando in superficie inizia a emergere quella polverina fine, simbolo di qualcosa che non va, in realtà la propria materia interiore è già profondamente erosa. Ma da lì, ancora, ne deve passare di tempo prima di percepire con chiarezza che sul serio è ora di voltare pagina. E poi di lì, di nuovo, […]

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Tre punto zero?

Di nuovo, quella mattina, aveva letto che era «tutto un problema di scelte. E di priorità». Dunque, meglio «fare meno, ma farlo meglio». Concordava. Pensava da tempo che quasi in ogni campo bisognasse orientarsi verso un po’ meno cose, e alle volte anche un po’ meno persone, ma le une e le altre di qualità più elevata. Nel campo delle cose scritte, in particolare, riteneva utile sacrificare e ridimensionare la lettura di testi concepiti espressamente per il web (e non sempre – anzi di rado – pregevoli), a beneficio di testi con ben altri controlli e imprimatur, quindi, almeno in […]

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