La battaglia quotidiana per «una vita decente»

Un giorno dovrò tornare seriamente sulla traduzione di L’uomo che scrisse il romanzo perfetto, di Charles J. Shields (Fazi Editore, 2016). Un libro che più di altri mi è piaciuto (co)tradurre, avendolo subito sentito “mio” (non ultimo, non lo nego, per la comune estrazione contadina con John Williams); che davvero credo mi abbia detto e dato più di altri; e per il quale nemmeno le immancabili difficoltà di lavorazione si sono fatte sentire in modo particolare. Essendo un’anteprima mondiale, il testo in inglese su cui io e la @copydimare abbiamo iniziato a lavorare non era ancora quello definitivo; giunta la […]

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Copydimare.com

È possibile che i social abbiano reso superflui i siti personali, non meno dei blog. Ma se sei un/una professionista, un sito tutto tuo continua ad avere un suo perché: dal tema scelto all’impostazione grafica e stilistica delle pagine ai contenuti proposti, può rappresentarti meglio di tutto il resto; dice chi sei, oltre a quello che hai fatto e che fai. Poi, vuoi mettere essere raggiungibile a un indirizzo web semplice, che già nel nome scelto può raccontare un mondo, e per giunta su uno spazio self-hosted, totalmente curato in prima persona, con i suoi pregi e difetti, e pienamente […]

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Sulla biografia di John Williams, l’autore di Stoner

È di due settimane fa – il 10 novembre – l’arrivo nelle librerie dell’ultima traduzione, la prima in collaborazione (molto felice) con Franca Di Muzio alias @copydimare: Charles J. Shields, L’uomo che scrisse il romanzo perfetto. Ritratto di John Williams, autore di Stoner, per Fazi Editore. Complice la presenza in Italia dell’autore, la scorsa settimana è stata così l’occasione di diverse presentazioni – a Radio 3, Torino, Milano, Roma – nonché delle prime recensioni (quasi tutte dedicate anche agli altri due volumi fatti uscire contemporaneamente da Fazi: una nuova edizione di Stoner e la raccolta di saggi La saggezza di […]

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La scrivana e lo scrivente. No, la scrittrice e il traduttore

C’era lei, la @copydimare, che, pur avendo già scritto e pubblicato svariati racconti e, da ultimo, anche un primo libro, tutti più che ben accolti, si ostinava ancora a definirsi “scrivana”, in linea con la distinzione da lei fatta tra “scrivano” e “Scrittore” nel memoir dall’emblematico titolo Lo scopriremo solo scrivendo. L’odissea occupazionale di un’operaia della parola (Panda Edizioni, aprile 2015). V[oce] F[uori] C[ampo], tono petulante: “Come sarebbe a dire, ‘scrivana’? Chi scrive, non è piuttosto uno Scrittore?” Urge fare chiarezza, paragonare i sostantivi. Distinguere tra lo Scrittore, che scrive soprattutto per passione, e lo scrivano, che lo fa per […]

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