La separazione

[Riprendendo e rivedendo, di nuovo, una vecchia traduzione (per diletto, ça va sans dire). Perché solo leggendo e rileggendo, come scrivendo e riscrivendo, ovvero traducendo e ritraducendo, si può forse arrivare a capirci qualcosa.] di Jacques Ancet* […] Congiunte dapprima, disgiunte in seguito, scrittura e traduzione si ricongiungono di nuovo, ma in un rapporto inverso rispetto all’inizio. Il riavvicinamento non […]

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Vite strozzate, appese, in affanno

Vite strozzate, appese, in affanno, le vostre. Voi, presi in mezzo tra il vecchio e il nuovo. Troppo giovani, scafati e istruiti per ancorarvi al vecchio. Troppo vecchi, pudichi e ignoranti per volare sul nuovo. Un po’ di qua e un po’ di là, così, sospesi, sospettosi, spaesati. Sempre alla ricerca o in attesa di un inafferrabile che di meglio. […]

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Le condizioni del tradurre

C’erano le condizioni dello scrivere, che variavano naturalmente da scrittore a scrittore. E c’erano poi le condizioni del tradurre, che altrettanto naturalmente variavano da traduttore a traduttore. Nel suo caso, esigevano uno stato d’animo il più sereno possibile, con la capacità di isolarsi al massimo grado dal mondo circostante e resistere con estrema facilità ai richiami e agli appelli esterni […]

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La gente intorno

[Riprendendo e, per quanto possibile, rivedendo (anche con qualche libertà) la traduzione a titolo personale di un vecchio pezzo di Jonathan Lethem per le pagine online di «Granta». Con la netta percezione di come spesso si commettano autentiche castronerie, traducendo un testo di getto per poi subito consegnarlo o addirittura pubblicarlo, senza darsi il tempo sufficiente di farlo decantare e […]

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