Le origini, là dove il cuore batte sempre più forte

Le origini

Succede sempre così, puntualmente. Succede che ogni volta che ti rivedi con qualche compagno e amico di infanzia o adolescenza, sia questo il frutto di un incontro fortuito o di un appuntamento organizzato con largo anticipo, il tempo si ferma all’istante; anzi, corre subito all’indietro, agli anni e ai tanti momenti passati insieme, al paese e in città, in chiesa e a scuola, tra bar e stadio, partite di pallone e giri in motorino, bische di Natale e festicciole locali. Da un certo punto di vista è inevitabile che sia così: è l’imprinting che ci portiamo dentro, sono le origini […]

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Radiohead: seri, introversi, inquieti. Unici

Di ieri, 1 maggio, la “sparizione” dal web del gruppo britannico dei Radiohead, con lo svuotamento dei contenuti dei loro profili social e del sito internet. In attesa di capire cosa si celi dietro questa enigmatica decisione, il pensiero va in automatico a quando nell’ottobre 2000 – bei tempi quelli, sul serio – ebbi la fortuna di tradurre per «Internazionale» un lungo pezzo su di loro scritto da Gerald Marzorati, per il «New York Times Magazine», in occasione dell’uscita di Kid A, il quarto album in studio, molto sperimentale, dopo il successo strepitoso di Ok Computer, tre anni prima, pietra […]

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Maculae, macularum

Questo sito, nella versione attuale, nasce nel marzo 2015 dalla confluenza di due siti precedenti: una vetrina professionale in forma di blog e un blog vero e proprio che rispondeva al nome di maculae vitae; blog a sua volta nato ufficialmente nel gennaio 2013 sulle ceneri delle vecchie fogliedivite (mandate per sempre in archivio nel dicembre 2012), con l’intenzione dichiarata di non volerne essere un prolungamento, bensì allo stesso tempo qualcosa di più e qualcosa di meno. Mese dopo mese, anno dopo anno, ci si accorge però che, a conti fatti, prevale di gran lunga il segno meno. I contenuti […]

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I tempi del disamore. E il tempo di nuovi amori

[Riprendendo – e completando, forse con eccesso di rosolio – un vecchio post.] Quant’è il tempo necessario per liberarsi di tutti i detriti di un lungo amore – dapprima intenso, poi contrastato, infine rovinosamente perso – e non pensarci più? Sei mesi? No, un’inezia: ancora troppi i ricordi belli e tentatori; troppe le ferite ancora dolenti. Un anno? Nemmeno: è forse il momento in cui più forte è la smania di riprovarci, ma, in genere, finendo per farsi ancora più male e rilasciarsi in più malo modo. Due anni? Già si comincia a ragionare meglio, specie avendo avuto il buonsenso, nel […]

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Comunità, community, comunitarismo

Di due giorni prima una sequenza di tweet, allo stesso tempo giocosi e pensierosi, su comunità e community. Cos’è che ci tiene incollati a uno smartphone appena siamo senza far niente? chiese lui. La necessità di riempire il vuoto, rispose lei. Lui: E una volta, allora, come si affrontava questo vuoto che definisci esistenziale? Lei: C’era la religione. Lui: Aveva quindi ragione Hesse quando scriveva, suppergiù, che per i contadini contava di più un buon prete che un buon medico? Lei: Uhuh. Lui: Insomma, oggi lo smartphone sarebbe la nuova religione, che ci soccorre ovunque nei momenti di bisogno? Lei: […]

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