Tutto lì

Ancora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]

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C’è

C’è che ogni giorno cogliamo segnali crescenti di stanchezza o smarrimento. C’è che la crisi non è più soltanto una percezione nell’aria ma una concreta realtà, vissuta sempre di più in prima persona. C’è che sempre più spesso sentiamo mancarci la terra sotto i piedi, per i rapidi cambiamenti che disgregano, travolgono o ribaltano modi consolidati di fare, di pensare, di essere, di vivere. C’è che aumentano i funerali e calano i battesimi. C’è che si fa fatica a proiettarsi nel nuovo con la pesante palla al piede del vecchio. C’è che il passato lo conosciamo, il presente ci rende […]

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Contro il presente. Contro l’eterno presente

1. Contro un presente putrido facevamo ogni giorno di più a cazzotti, cercando, per poco che fosse, di rinascere a una vaga idea di poesia. Facevamo all’impronta, a tentoni, a pezzi e bocconi, senza sapere dove fosse il bene e dove il male. Facevamo, spesso per noia, non per autentica gioia, non perché davvero credessimo. Facevamo, così, per dirci che potevamo ancora contare su una nostra luminosa pazzia, unico vero antidoto alla fiacca apatia e la fessa nostalgia. 2. Abbiamo sviluppato l’idea di un presente eterno. Nulla di più sbagliato, nulla di più nefasto (quasi alla pari con la presunzione […]

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Tre punto zero?

Di nuovo, quella mattina, aveva letto che era «tutto un problema di scelte. E di priorità». Dunque, meglio «fare meno, ma farlo meglio». Concordava. Pensava da tempo che quasi in ogni campo bisognasse orientarsi verso un po’ meno cose, e alle volte anche un po’ meno persone, ma le une e le altre di qualità più elevata. Nel campo delle cose scritte, in particolare, riteneva utile sacrificare e ridimensionare la lettura di testi concepiti espressamente per il web (e non sempre – anzi di rado – pregevoli), a beneficio di testi con ben altri controlli e imprimatur, quindi, almeno in […]

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Quale presente? Quale futuro?

Non piace dirlo, no. Non piace buttarsi e buttare giù, per il puro gusto di farlo, più di quanto, e spesso del tutto immeritatamente, uno non sia già di suo. Ma ovunque ci si giri, oggi in Italia, come non cogliere una situazione galoppante di sfaldamento e di sfascio senza fine apparente? Che siano la politica o l’economia, l’ambiente o l’industria, la società o la cultura: crisi su crisi, misfatti su misfatti, disastri su disastri. E da ogni lato particolarismi e scissioni, tiri al piccione, tira e molla, tirarsi fuori e tirare a campare, distinguo e disprezzo, disistima e disamore […]

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